A tu per tu con Alex Polita

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Pilota verace, audace e di carattere. Alessandro Polita, o meglio Alex come è più conosciuto nel paddock, è un volto poliedrico all’interno del motorsport e “Vircos Rider” ormai da anni.

Dai campionati nazionali ed internazionali all’Isola di Man non si è fatto mancare nulla e con un palmares invidiabile nella velocità, si è concesso si seguire la passione ed il cuore verso le road race e le cafè racer. Quest’ultime le realizza a casa con il padre per dar vita ad un mezzo unico all’interno della loro officina. Conosciamolo meglio.

Non hai di certo bisogno di presentazioni, hai una carriera intensa tra velocità e road race. Quale delle due preferisci e perchè?

Sono due mondi esattamente opposti: uno vive di passione viscerale, l’altro di lucchii e sfarzosità. Sono stato ammaliato dalle gare su strada proprio per la loro essenzialità.

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Quest’anno hai partecipato all’IDM. Come hai vissuto i lunghi viaggi e la distanza a livello umano, soprattutto quest’anno?

Sono ormai più stagioni che corro nell’IDM. Ho trovato la mia dimensione, lavoro direttamente con la casa costruttrice ed il mio team è più una seconda famiglia. Tutto è molto più serio. Da ragazzo sei tu, il borsone le tute e le gare. Da uomo subentrano altri aspetti: i viaggi, la distanza da casa, dai tuoi affetti e dalla famiglia. Tutto ha un sapore diverso. Tante volte ho cercato coincidenze aeree impossibili solo per guadagnare qualche minuto in più per tornare a casa il prima possibile. Non sempre quindi è tutto facile e bello, ma con il giusto equilibrio tutto è possibile.

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Sei un professionista poliedrico e hai avuto l’opportunità di sfidarti anche nelle cafè racer. Come mai questa scelta e com’è fare le cafè racer?

Il mondo cafè race è il mondo che forse mi appartiene di più. All’inizio era poco più di un gioco, ora invece è il mio secondo lavoro. Costruisco insieme al mio babbo delle moto, o meglio le costruisce lui io gli do solo qualche spunto. Stiamo ancora sperimentando e non è semplicissimo tirare fuori dai meandri della mente tutto quello che vorrei vedere nella realtà.

Come descriveresti un tuo allenamento tipo in preparazione di una gara? Ed una tua giornata tipo?

L’allenamento per me non è mai stato un peso. Sono sempre stato un “romantico dello sport” ovvero mi sono sempre appassionato a 360 gradi a qualsiasi sport e rituale per raggiungere il risultato. Provo di continuo altre attività oltre al Motocross e la bici. Quindi diciamo che la preparazione ormai è più un’aspetto ludico che preparatorio appunto.

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Quando non corri, cosa fai nella vita e come passi il tempo? Hai qualche altra passione oltre alle moto?

Quando non corro, passo più tempo possibile con la mia famiglia Ida ed Eva. Se non sono con loro sono nella nostra officina con il mio babbo. Adoro l’ambiente e le persone che la frequentano.

Cosa significa per te Vircos?

Vircos per me significa molto. Laura ed Aldo, mi hanno aiutato in periodo della mia carriera dove mi trovavo in difficoltà per più motivi. Non lo dimenticherò mai il loro supporto a prescindere. E proprio per questo motivo ho sempre rifiutato altre proposte, oltre per il fatto che la qualità dei prodotti Vircos è unica.

Pilota verace, audace e di carattere. Alessandro Polita, o meglio Alex come è più conosciuto nel paddock, è un volto poliedrico all’interno del motorsport e “Vircos Rider” ormai da anni.

Non hai di certo bisogno di presentazioni, hai una carriera intensa tra velocità e road race. Quale delle due preferisci e perchè?

Quest’anno hai partecipato all’IDM. Come hai vissuto i lunghi viaggi e la distanza a livello umano, soprattutto quest’anno?

Sei un professionista poliedrico e hai avuto l’opportunità di sfidarti anche nelle cafè racer. Come mai questa scelta e com’è fare le cafè racer?

Come descriveresti un tuo allenamento tipo in preparazione di una gara? Ed una tua giornata tipo?

Quando non corri, cosa fai nella vita e come passi il tempo? Hai qualche altra passione oltre alle moto?

Cosa significa per te Vircos?

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