Sfatiamo 4 miti (e mezzo) sulle tute moto in pelle!
Bovino o canguro? Cuciture quintuple? Crema per le mani? Cosa c’è di vero (e cosa no) sul vostro principale strumento di protezione su pista
I miti e le fake news, quanti ne vediamo di questi tempi. Troppi, probabilmente, ma questo lo sapete già. Qui a Vircos, negli anni, ne abbiamo sentite di tutti i colori. E scommettiamo che anche voi, tra un forum e l’altro, vi sarete imbarcati in discussioni infinite sui pregi dell’una o dell’altra.
Cose del tipo:
“Biaggi e Valentino preferiscono il bovino al canguro!” o
“Ho messo la crema per le mani X e Y sulla mia vecchia tuta, e dopo neanche 12 ore era come nuova!”
Ecco, diciamo che in tutto quel che si dice, qualcosa di giusto c’è. Ma vediamo di smontare le esagerazioni e i claim più importanti. Perché le tute sono fatte per proteggervi, e non serve a nulla inventarsi miti che rischiano di far danni.
Dopotutto, ogni tanto cadere capita.
1. “La pelle di bovino è più resistente di quella di canguro!”
Eh… non necessariamente, no. Per quanto mediamente la pelle di bovino sia più spessa di quella di canguro, ciò non significa che protegga meglio. Mi spiego: ci sono un sacco (ma proprio tanti!) fattori da prendere in considerazione. Perciò non fatevi prendere da queste considerazioni generiche, e richiedete informazioni dettagliate ai produttori.
E ricordatevi sempre che ciò che più conta per la vostra sicurezza è l’airbag con tecnologia Tech Air!
2. “Doppie, triple, quadruple cuciture: più sono e meglio è!”
Anche qui, facciamo un’importante precisazione: certo, una cucitura ribattuta e con doppia ribattitura è decisamente meglio di una cucitura di tipo aperto o a taglio vivo. Ma quel che conta è l’esecuzione, che deve essere impeccabile.
La densità del punto deve essere corretta e, soprattutto, posizionata adeguatamente.
3. “La crema per le mani rende le vecchie tute come appena uscite dalla fabbrica!”
Sarebbe bello, sarebbe proprio molto bello. E di certo applicare una crema neutra su una vecchia tuta male non fa. Ma pensare che un vecchio cartone bistrattato torni miracolosamente in vita grazie a una passata di emolliente non può proprio essere vero. Ci spiace.
4. “Comprala larga, così poi ti muovi bene in sella!”
Questo mito lo possiamo sfatare molto facilmente: no. La tuta va comprata giusta, con circonferenze e lunghezze corrette. Perché? Perché la giustezza aumenta il livello di protezione, oltre ad evitare un sacco di scocciature in sella. Un esempio su tutti è la saponetta: se gratta male, è molto probabile che dipenda dalla lunghezza sbagliata, piuttosto che dalla saponetta in sé.
Pensateci bene: se indossate una maglia molto ma molto larga, andate meglio o peggio a muovervi?
e ½. “Comprala stretta, tanto poi si molla!”
Stessa questione, diversa prospettiva. La tuta va comprata della misura giusta. Perché ha senso. Certo, un margine di adattamento c’è: la pelle è un prodotto naturale, organico. Ma tutto entro un limite. Giusto sarebbe dire “Comprala giusta, che poi si adatterà sempre meglio a te”.
Ecco, qualche mito sfatato, così da adesso sapete cosa fare. Ma diteci un po’: che altri miti avete sentito sulle moto? Scriveteci, e vedremo di confermarli o sfatarli per voi.
Avere le informazioni corrette può fare miracoli per la vostra protezione. E noi ci teniamo